Manifesto Slow Weed
- La canapa è un linguaggio mediante il quale possiamo esprimere salute, benessere, rispetto per la natura, innovazione, armonia e sostenibilità.
- Si predilige l'utilizzo di canapa di qualità superiore, coltivata attraverso metodi naturali che combinano sapere ancestrale e progresso tecnologico.
- Ogni varietà di canapa, indipendentemente dalla sua resa, ha un valore inestimabile, offrendo una diversità di aromi, effetti e benefici terapeutici.
- Mantenere la purezza e l'integrità dei principi attivi della canapa è fondamentale, sia che si tratti di metodi di estrazione che di trasformazione.
- Le tecniche tradizionali e le innovazioni tecnologiche convivono armoniosamente nel mondo della canapa, ampliando le possibilità di utilizzo e di benefici.
- L'approccio multidisciplinare e collaborativo è essenziale per esplorare e valorizzare le potenzialità della canapa, coinvolgendo esperti di diversi ambiti.
- La canapa è una fonte di ispirazione per la creatività e l'innovazione, offrendo nuove prospettive per il benessere individuale e collettivo.
- Il dialogo tra scienza, tradizione e innovazione è cruciale per comprendere appieno la canapa e per guidarne l'utilizzo responsabile e consapevole.
- L'adozione della canapa come risorsa sostenibile può contribuire significativamente alla soluzione di problemi globali, come la gestione delle risorse naturali e la riduzione dell'impatto ambientale.
- Il rispetto per la canapa e per i suoi molteplici usi riflette un impegno verso la sostenibilità, la salute e l'armonia con la natura.
- L'educazione e la condivisione delle conoscenze sulla canapa sono fondamentali per demistificare pregiudizi e per promuovere un approccio olistico al suo utilizzo.
Nell'ambito della produzione di canapa, prevalgono numerosi miti che necessitano di essere sfatati per garantire una comprensione accurata e basata sulla realtà delle pratiche colturali e delle qualità del prodotto. Tra i più diffusi, vi sono concezioni errate riguardo alla superiorità della produzione indoor rispetto all'outdoor, alle dimensioni delle cime, e alla loro consistenza. Ecco una disamina più dettagliata:
Mito 1: Superiorità dell'Indoor
Contrariamente alla credenza popolare, non esiste una regola assoluta che stabilisca l'indoor come intrinsecamente superiore all'outdoor. Questo mito si origina dall'idea che, poiché l'indoor può produrre fiori esteticamente più grandi e ricchi di resina, questi siano di qualità superiore. Tuttavia, la qualità di un prodotto si misura ad esempio attraverso la qualità dei componenti della resina, come i cannabinoidi, i terpeni e i flavonoidi. Più significativo rimane in ultima istanza il gusto del prodotto: al naturale, i fiori offrono sapori più autentici e delicati, senza provocare irritazione alla gola.
La coltivazione indoor richiede l'utilizzo di fertilizzanti, che nel 99% dei casi sono di origine chimica per seguire la logica di massimizzazione del profitto. Anche se i produttori più esperti possono ottenere un prodotto finale privo di tracce di questi fertilizzanti, l'uso di sostanze chimiche stimola una crescita non naturale della pianta, simile a un atleta che utilizza sostanze dopanti per incrementare la propria massa muscolare, il che non riflette necessariamente una maggiore forza o qualità.
Le dimensioni delle cime non sono un indicatore affidabile della loro qualità. Sia le cime grandi che quelle piccole possono derivare dalla stessa pianta e possedere caratteristiche qualitative simili. È importante notare che, analogamente a quanto accade con altri prodotti agricoli, le dimensioni non determinano necessariamente la qualità; spesso, le piante coltivate in modo forzato possono produrre infiorescenze che risultano meno intense nel sapore rispetto a quelle che seguono un ciclo di crescita naturale.
Anche la selezione e la preparazione delle infiorescenze giocano un ruolo cruciale. Le infiorescenze lasciate volutamente grandi tendono a includere una maggiore quantità di rami, riducendo così il volume di materiale effettivamente consumabile. Inoltre, risultano più difficili da pulire dalle foglie superflue, aumentando la probabilità di includere materiale non desiderato nel prodotto finito.
La preferenza per cime compatte rispetto a quelle più morbide è soggettiva e dipende dalla varietà specifica di canapa. La coltivazione indoor tende a favorire varietà che producono fiori compatti per massimizzare la resa, considerando gli elevati costi di produzione, seguendo una logica di massimizzazione del profitto in termini di grammi per kilowatt. Tuttavia, questa scelta non implica necessariamente una maggiore qualità del prodotto finale. Ogni genetica ha le sue caratteristiche uniche, e la consistenza dei fiori non dovrebbe essere un criterio di valutazione della qualità.