Chiunque abbia fumato canapa (quella con THC), ha sicuramente sentito l’effetto della famigerata fame chimica, che ti porta a mangiare, e ad apprezzare, le schifezze più grandi che in uno stato “sano” non mangeresti mai.
Mai capitato di mangiare qualcosa tipo un piatto di cereali con panna montata? O un pacco intero di patatine, senza neanche renderti conto di averlo finito?
Personalmente mi è successo di vedere un amico prepararsi un panino con mortadella, patatine fritte e nutella (no, non sto scherzando), e vederlo mangiare questo mostro-panino è stato un piacere per gli occhi, sembrava fosse la cosa migliore che avesse mai mangiato da almeno 5 anni!
Da cosa è provocata la fame chimica, scientificamente?
Tra i molti effetti psicoattivi provocati da questa strana e controversa pianta chiamata cannabis, o canapa, o marijuana, la fame chimica è uno di quelli che sicuramente tutti i fumatori di erba hanno sperimentato.
Nonostante la miriade di testimonianze di dottori e scienziati sulla causa della fame, il passato turbolento della cannabis e la sua attuale classificazione come droga di serie 1 in America, e la sua classificazione come droga pesante in Italia, ha lasciato molte lacune sull’evidenza scientifica degli effetti e del perché della fame chimica.
Negli ultimi anni però, fortunatamente, le cose stanno cambiando e sempre più nazioni stanno legalizzando o valutando la legalizzazione della cannabis, sia a scopo medico che ricreativo.
La dottoressa Melanie Bone è stata recentemente intervistata per un articolo scritto da weedmaps, secondo lei, l'aumento del senso del gusto, dell'olfatto e della fame provocati dall'erba sono dovuti alla produzione di un ormone chiamato “grelina”.
La grelina agisce come stimolante dell'appetito all'interno del cervello, che, quando i cannabinoidi (composti tipo THC, CBD, CBG,...) entrano nel corpo, vanno a “sballare” il normale equilibrio del senso dell’appetito nel cervello.
Alcune genetiche di cannabis contengono, oltre alla grelina, anche un terpene chiamato mircene, che si trova per esempio anche nel mango e nel prezzemolo, ed è generalmente associato alla stimolazione della fame.
Secondo uno studio pubblicato sul sito Nature i neuroni che sintetizzano il proormone pro-opiomelanocortina, chiamato anche POMC, vengono stimolati dal THC e dal THCV, dando una sensazione di fame infinita. In pratica il cervello viene ingannato, e non riesce a dare la normale sensazione di sazietà che proviamo tutti quando finiamo di mangiare.
Come si scatena la fame chimica?
Dipende tutto dal metodo con la quale si assume, da ciò che si è mangiato e bevuto prima, e dalla propria predisposizione ad avere più o meno fame.
Se fumata, l’effetto della cannabis si può percepire immediatamente, e chiunque l’abbia provata sa di cosa sto parlando. L’effetto della fame chimica invece di solito arriva dopo 5-20 minuti aver fumato, e beh, di solito si capisce quando te o qualcuno con cui sta fumando chiede “che c’è da mangiare?”, oppure, “ci sono degli snacks?” E qui è l’inizio della fine, qualunque cosa che sembra mangiabile, verrà addentata e consumata finché non ne rimarrà nemmeno una briciola.
Che siano pop-corn, patatine o uno stop a mcdonald’s con due menu di bigmac a testa, la fame chimica colpisce sempre e senza mezzi termini!
Se consumata per via orale, invece, la cannabis e il suo effetto di fame chimica tardano ad arrivare. L’effetto della cannabis presa oralmente solitamente ci mette dai 20 ai 60 minuti per fare effetto, e la fame chimica si può far sentire fino a 2-3 ore dopo l’inizio dell’effetto, anche perché, la “stona” dopo aver mangiato canapa, può durare ore e ore!
Come gestire la fame chimica? Cosa mangiare?
Gestire la fame chimica non è una cosa semplice, prima di tutto perché ci troviamo in uno stato alterato in cui è difficile pensare razionalmente e capire che mangiando, appunto, due menu di mcdonald’s, la nostra salute potrebbe risentirne.
Ma soprattutto il problema maggiore è che quando abbiamo un attacco di fame chimica, le cose che desideriamo di più sono i cibi spazzatura, dolci, salati, ma soprattutto fritti.
Come fare quindi per gestire questa famigerata fame chimica?
Noi consigliamo di portarsi dietro degli snacks più o meno sani (anche perché schimicare con soltanto carote e insalata beh, è tutto tranne che soddisfacente).
Altrimenti beh, finché si fuma soltanto qualche volta al mese non dovrebbe essere un problema mangiare cibi spazzatura, ma appunto questo non deve diventare un’abitudine, poiché dal momento che ci si abitua a mangiare questo tipo di cibo, smettere diventerà difficile.
Zucchero, sale e il cibo fritto sono conosciuti per dare dipendenza, bisogna fare attenzione e riuscire a tenere il consumo di queste sostanze sotto controllo.